domenica 21 ottobre 2018

Pettegolezzi

Di quello che era successo alla figlia della levatrice, Angiuluzza, ne parlarono e ne sparlarono a lungo a Mazara. Sembrava che la storia non avesse mai fine. Più se ne parlava e più particolari si aggiungevano al nucleo centrale del racconto. Anche Franca la raccontò al marito in una lettera e Carlo la riferì ai compagni coloniali perchè si trattava di un pettegolezzo piccante, di quelli che si raccontano la sera quando si sta attorno al fuoco e si chiacchiera del proprio paese e delle cose che si sono sentite dire. I fatti erano questi. Teresa, donna di servizio della levatrice, un giorno, come per caso, aveva invitato a casa sua Angiuluzza, figlia della levatrice. Secondo il racconto fatto per lettera da Franca al marito, c'era stato un inganno. Teresa, che aveva fatto da complice e preparato il tranello per la giovane Angiuluzza, aveva fatto nascondere nella sua camera da letto un maresciallo, un tipo che da tempo era invaghito della ragazza. Così, dopo aver fatto entrare la signorina in camera e averla fatto sedere sul letto matrimoniale, la donna era andata via chiudendosi dietro la porta. Il maresciallo, uscito fuori dal nascondiglio dentro l'armadio, aveva manifestato il proprio amore alla picciotta. Cosa successe veramente in quella stanza dove il maresciallo e la ragazza se ne rimasero per più di tre ore? I due diedero una spiegazione diversa al fatto e fu proprio questo che fece parlare tanto i Mazaresi. Secondo il racconto della ragazza, dopo aver gridato senza essere ascoltata, era stata zittita con un fazzoletto in bocca. Poi era svenuta e non sapeva cosa fosse successo. Secondo il maresciallo invece, c'era stata già da prima una certa intesa fra i due e addirittura lui sosteneva che la giovane non era vergine. Aveva avuto anche il coraggio di dire che qualche volta l'aveva incontrata in locali equivoci. Insomma, per tanto tempo si cercò di capire da che parte stava la verità e tutta la città si trovò a parteggiare per l'uno o per l'altra. Momento altamente drammatico fu quando Angiuluzza mise in giro la voce che avrebbe sparato al maresciallo il quale, dal canto suo, correva il rischio di essere degradato e andare in carcere. Lutto ci fu in casa della levatrice e si sperò tanto in un matrimonio riparatore per fare riprendere alla ragazza la sua onestà. A lu muru vasciu si cci appoianu tutti! E meno male che c'era l'America! Andò a finire che alla ragazza fu fatto un biglietto per l'America, solo andata senza ritorno, dove l'accolsero dei parenti e non si seppe più niente. " Se la fece franca grazie alla divcisa !- commentava Paolino a distanza di anni, raccontando ancora l'episodio- volevo vedere se si fosse trattato di una persona normale come me, se il maresciallo se la passava liscia!"