lunedì 16 febbraio 2009
CARA SPOSA
Quale è stata la fine dell’emigrante Antonino Sicurella? Perché le autorità argentine non hanno mai risposto alle richieste formulate dalla famiglia?Questi gli interrogativi da cui si dipana il racconto che ha come protagonista un uomo del sud, un bottaio che si reca in Argentina per ben tre volte e che alla fine scompare senza lasciare traccia, proprio quando era già pronto a compiere il tanto atteso viaggio di ritorno.Non è un’ipotesi quella formulata dall’autrice, ma una vera risposta taciuta per anni e venuta fuori dopo lunghe e accurate ricerche condotte sia nell’ambito familiare che a livello di emigrazione internazionale.I tempi lontani in cui si svolge il racconto, i primi anni del 1900, sono resi vivi dai luoghi palpabili ed ancora visibili di una cittadina della costa siciliana, Mazara del Vallo. Il centro storico ,oggi in stato di abbandono, le tradizioni ed i riti in parte dimenticati, il carattere dei personaggi, buono ed ingenuo il protagonista, malizioso e fanfarone il compare, timida e riservata la moglie, psicologicamente provata la figlia, tutto contribuisce a rendere vivo il racconto dei fatti narrati.
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