martedì 6 marzo 2012

Una gita di tre giorni

UNA GITA DI TRE GIORNI
Qualche giorno fa mi è capitato di fare una bella gita. Ero stanca della solita vita, avevo voglia di distrarmi. Sono andata da un tour operator e ho comprato un pacchetto: gita di tre giorni, luoghi interessanti da visitare, massimo confort. Mi è sembrata equa anche la spesa che avrei dovuto affrontare: costo zero. E così mi sono avventurata e vi giuro che è stata una delle esperienze più interessanti della mia vita. La prima tappa del mio viaggio aveva un risvolto commerciale, data la mia innata predisposizione all’ acquisto. In questo posto potrà soddisfare tutte le sue voglie, mi disse il tour operator, si tratta di una specie di centro commerciale all’aperto, dove potrà sbizzarrirsi ad acquistare ogni genere di cose. Il posto si chiama Corso Umberto primo. Effettivamente quando, dopo un breve, brevissimo viaggio, mi ritrovai nella località consigliata, non ne rimasi delusa. Bello l’arredamento, con piante e panchine colorate, accattivanti le vetrine dove era esposta ogni genere di mercanzia, dalle scarpe alla biancheria intima, dai profumi ai gioielli. Il primo giorno volò in un attimo e, piena di pacchi e pacchettini,mi fermai a mangiare un gelato godendo delle bellezze del luogo. Per la verità, qualcosa di negativo risaltò davanti ai miei occhi in quel primo giorno di gita; qualche rudere spiccava come un pugno in un occhio in mezzo alla signorilità degli ambienti e al colore degli arredi. Saranno i resti dell’ultimo conflitto mondiale, pensai fra me. Comunque, ero pronta ad affrontare il secondo giorno del mio viaggio. Seconda tappa: Piazza Mokarta. Qui trovai un ambiente completamente diverso. Mi sedetti su una panchina e cercai di memorizzare bene il luogo che stavo visitando. Mi sembrò che emergesse il carattere storico dell’ambiente perché il rudere che qui faceva bella mostra di sé era molto antico, doveva essere stato un castello. Un certo odorino di soldi riuscii pure a percepirlo, doveva essere la presenza di una banca da cui uscivano profumati effluvi di banconote di tutte le taglie. Forse anche per questo mi sentii bene in quel posto; ebbi però anche modo di ammirare il cielo che apriva in lontananza ampi orizzonti e indugiai a respirare una frizzante brezza marina che, unita al profumo dei soldi, mi procurò un leggero stordimento.

Anche il secondo giorno del mio viaggio si concluse così abbastanza bene. Ma la sorpresa finale fu quando visitai l’ultima località del mio pacchetto di viaggi: Il lungomare. Se prima il cielo mi aveva stupito per il suo colore e per la sua luce dorata, ora sembrava ricongiungersi al mare che si muoveva leggermente con piccole onde e increspature superficiali. Ora era la natura la protagonista assoluta del mio viaggio. Dimenticai le cose inutili che avevo acquistato e l’odore dei soldi che mi aveva stordito, pensai solo a immergermi nel colore azzurro del mare e per un attimo mi vidi volteggiare come sirena fra le onde. Fu però solo un attimo, abbandonai il mio sogno quando mi ricordai che non so nuotare. Mi godetti il terzo giorno della mia gita con il piacere che sempre riesco a trovare dentro me quando mi permetto di fare dei viaggi e mi percepii soddisfatta e appagata.
E’ bello viaggiare ed è nelle mie intenzioni fare altre gite simili, magari spostandomi un po’ di più da casa mia.

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