DALLA GERMANIA CON AMORE
“Come ha conosciuto suo marito?”
E’ una domanda che molti rivolgono ad Elena, una simpatica signora che vive a Mazara del vallo con il marito tedesco.
Lei racconta a tutti la sua storia e, ascoltandola, non si può fare a meno di confrontare il modo in cui i due si sono conosciuti con i tanti incontri sentimentali che oggi avvengono tramite internet,chattando, magari dopo aver visto delle immagini sul computer. Le foto in bianco e nero di un tempo e il computer di oggi : in fondo l’amore si serve di strade sempre uguali pur nella loro diversità .
Elena è sempre pronta a soddisfare la curiosità di chi vuol sapere i particolari dell’incontro con il suo principe azzurro.
-Come cominciò la mia storia ? Con un album di fotografie.
Si, proprio un bell’album di matrimonio, con foto in bianco e nero, volti immobilizzati in momenti gioiosi ma freddi e distanti, come la distanza enorme che separa il piccolo mondo provinciale di Mazara del vallo, cittadina del profondo sud della Sicilia, e il mondo tedesco dove lui, il mio innamorato, risiedeva.
Nell’album che la mia amica festosamente volle mostrare ai colleghi tedeschi invitati a casa sua per una cena, c’era la mia foto . Sorridevo davanti all’obiettivo stringendo il braccio di un mio parente e immortalandomi in quella foto, andavo incontro al mio destino.
-Chi è questa ragazza?- disse Wilfried, giovane collega della sposa, segnando con il dito la mia figura.
-Amica, vicina di casa-cercò di spiegare Maria servendosi del ristretto vocabolario tedesco che allora conosceva.
-Bella!-disse allora lui- chi è uomo?-
-Uno zio!- rispose Maria , convinta che l’argomento fosse già concluso
Invece no. Wilfried manifestò l’intenzione di conoscermi; si vede che gli ero piaciuta a prima vista!
Pensò bene allora di farmi pervenire una sua lettera, scritta in tedesco con la traduzione a lato, tramite la mia amica. Mi mandò anche una sua foto. Possibile che questo bel giovane ventunenne, alto, biondo, tedesco, pensavo io, si interessi a me senza avermi mai vista?
Ridevano i miei parenti e mi prendevano in giro; io rispedii al mittente lettera e foto dicendo che la cosa non mi interessava.
Ma credete che lui si sia rassegnato ? nient’affatto.
Fece di tutto per farsi invitare dalla mia amica a trascorrere una vacanza estiva a Mazara e così arrivò nella mia città, anzi venne a vivere nel mio stesso condominio dove abitavano anche i genitori della mia amica. Voleva conoscermi.
Quando lo vidi, ebbi lo stesso atteggiamento che avevo avuto guardando la foto. Incredulità. Possibile, mi dicevo, possibile che un ragazzo così bello si interessi a me? Mi chiedeva di uscire, fare una passeggiata ma, dalle nostre parti, non si usava uscire con i ragazzi. Mi ripeteva :- Francofort, Francofort!- e io non capivo cosa intendesse dire. Voleva che andassi con lui a Francoforte, ma questo lo capii dopo.
Ritornato in Germania, cominciò a studiare l’italiano per amor mio e a scrivermi belle lettere d’amore. L’anno successivo venne in Sicilia per chiedere ufficialmente la mia mano. Doveva però fare una gita di alcuni mesi con degli amici e , mi disse , al suo ritorno ci saremmo sposati. Così è stato. Io andai in Germania senza conoscere una parola di tedesco e, con l’aiuto dei miei suoceri, trovai lavoro presso una fabbrica di medicine. Inserita in un nuovo ambiente, dovetti cominciare ad imparare il tedesco. Dopo sei mesi ero in grado di parlarlo perfettamente.
Sono passati 45 anni dal mio matrimonio. Abbiamo abitato in Svizzera per trent’ anni e poi siamo venuti a vivere a Mazara. I miei due figli sono cresciuti in un ambiente bilingue e sentono di essere italiani ma anche tedeschi. Wilfried ama molto la mia città, tanto che credo che, oltre che di me, si sia innamorato anche della Sicilia.”
La storia di Elena e di Wilfried mi sembra una bella testimonianza di come culture diverse possono convivere solo se la scintilla che fa nascere l’amore è così grande da dissipare ogni tipo di tenebra.
martedì 13 settembre 2011
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